Riusciranno i droni a rivoluzionare lo sport?

Il gioco del polo è piuttosto difficile da apprezzare per i non addetti ai lavori.

Le cariche dei cavalieri attraverso un campo assai ampio, alla caccia di una palla bianca da lanciare secondo regole oscure, sono assai poco televisive: chi guarda una partita sul piccolo schermo, deve conoscere bene il polo per apprezzarne le sfumature, ma anche chi è sul posto necessita di binocoli e di un commento trasmesso dagli altoparlanti.

Come decifrare altrimenti quanto avviene in un campo molto più vasto di quello destinato alle partite di calcio?

Una prima soluzione ha consistito ne dotare i caschi dei giocatori di telecamere miniaturizzate, fornendo allo spettatore un maggior coinvolgimento nel gioco, ma ora sembrano destinati a prendere piede anche i droni.

Almeno questa è l’opinione di esperti come Jack Hardway, specialista nella produzione televisiva di eventi sportivi e proprietario della Elevated Media Concepts, una società mirata all’introduzione di nuove tecnologie nel mondo dei media. Hardway ha avviato la sperimentazione delle riprese sul campo di polo con i droni, in grado di veloci spostamenti e di riprese aeree ravvicinate, molto utili per comprendere l’evoluzione di una partita.

Come ha dichiarato “Un drone ha la possibilità di spostarsi e riprendere da posizioni altrimenti impossibili o raggiungibili in modo molto più costoso”.

Il suo ottimismo è condiviso da altri esperti del settore come i dirigenti di Polocam, che hanno rilasciato dichiarazioni entusiastiche sulla possibilità dei droni di cambiare in modo radicale il mondo del polo e la sua rappresentazione televisiva. In fondo già altri sport stanno impiegando con successo la nuova tecnologia, soprattutto dove i movimenti sono assai veloci e l’area da coprire vasta e caotica.

Parliamo dello sci, del surf, della vela, difficili da godere se si è lontani dall’azione o legati e inquadrature generali e poco mobili.

Ora è il turno del polo, che ha visto i primi esperimenti effettuati lo scorso anno dalla Pololine Inc. che trasmette le partite in streaming sul web. Alcuni incontri in Argentina e Stati Uniti, hanno visto l’impiego di alcuni droni, con ottimi risultati tecnici ben apprezzati dal pubblico.

Secondo Hardway, anche altri sport ippici potrebbero impiegare in modo regolare i droni, che sarebbero utili anche agli arbitri, le cui decisioni sono spesso prese in assenza di visione dettagliata degli eventi.

Non mancano alcuni problemi, intanto quelli generali legati alla sicurezza, poi alcuni più specifici, in particolare la reazione dei cavalli in prossimità di oggetti che volano grazie a piccole lame rotanti. Una soluzione consisterebbe nel definire aree di operatività dei droni e distanze minime, comunicate al GPS di ciascun velivolo.

Allo stato attuale, il maggio ostacolo resta quello legale, sul piano tecnologico tutta la comunità sportiva è pronta a vedere l’ingresso stabile dei droni nelle riprese.